Il Ponte Tibetano di Perarolo di Cadore
Per gli amanti dei ponti sospesi di sicuro il Ponte Tibetano di Perarolo di Cadore è una tappa obbligata. lo si può vedere dalla statale Alemagna guardando verso destra ed è facilmente raggiungibile.
Finito di costruire nel 2018 il ponte misura 103 metri ed è situato ad una altezza di 90 metri che sovrasta la valle sottostante. Il ponte è totalmente sicuro anche per i bambini essendo dotato di protezione lungo i lati.
Il Ponte collega le due rive del torrente Valmontina e ci permette di addentrarci nella selvaggia natura della Val Montina.
È anche un ponte di collegamento dell’area industriale di Ansogne di Perarolo di Cadore alla Valle stessa. La passerella consente di raggiungere una zona cadorina che prima era un po’ difficile da raggiungere se non quasi inacessibile.
Ponte Tibetano: Come Arrivare
Dalla statale Alemagna seguite le indicazioni per la zona industriale di Ansogne. Alla fine della strada si trova un comodo parcheggio e da li comincia il sentiero che vi posta al ponte Tibetano.
Un Ponte costruito in totale sicurezza
Il paesaggio che si può vedere da qui è meravigioso. Da ul lato di ha il canalone tra le rocce dove scorre il torrente Valmontina che scorre fino a raggiungere il Fiume Piave
Raccomandazioni utili
Prima di incamminarci lungo la passerella è bene prendere visione di alcuni accorgimenti che sono scritti sul cartello appena prima del ponte:
- NON SI PUÓ camminare fuori dal sentiero di accesso alla passerella della Val Montina sia all’andata che al ritorno!
- SI DEVE camminare in fila indiana senza fare movimenti ondulatori bruschi, saltare.
- NON SI PUÓ attraversare la passerella in sella a biciclette o altri mezzi di trasporto.
- IN CASO DI NEVE LA PASSERELLA DIVENTA INAGIBILE!
Perarolo di Cadore
Perarolo è un piccolo paese che si trova all’inizio della valle del Cadore e sorge alla confluenza del torrente Boite con il Piave.
Perarolo deve la sua notorietà alle attività connesse al trasporto del legname lungo il fiume. Qui, infatti, c’era il cosiddetto cidolo idoneo a fermare i tronchi d’albero fatti fluitare liberamente fino al bacino di Perarolo. Successivamente il legname (oppure anche altro materiale) prendeva la via della pianura caricato su zattere. Erano circa tremila le zattere che annualmente prendevano il via da questo centro cadorino.
Perarolo ha una storia che viene da lontano e la sua nascita pare sia collocarsi intorno al ‘300. Anche Caralte è ricco di storia: la locale Regola funzionava già nel secolo XIII e in quello successivo si diede i propri laudi.
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Testo preso da Bellunesi nel mondo