La storia dell'occhiale
Il Museo dell’occhiale, situato a Pieve di Cadore, nasce come idea dopo due mostre sull’argomento datate 1956-1959, la struttura vera e propria nasce. Il museo nasce dalla volontà di Vittorio Tabacchi, presidente della Safilo, insieme all’ausilio di molte associazioni ed enti locali. La prima gestione viene data al Centro Servizi Occhialeria e dal 1996 passa alla neo-istituita Fondazione Museo dell’Occhiale. Dal 2007 il museo ha una nuova sede contraddistinta da un design moderno (COS.MO), non distante dalla casa del pittore Tiziano.
Il Museo illustra il legame del territorio all’ottica descrivendone la storia dell’evoluzione e della tecnologica negli occhiali e negli oggetti legati all’ottica dal medioevo al ‘900. Sono esposti più di 3000 occhiali con i vari accessori, e numerosi strumenti ottici.
All’interno del Museo dell’occhiale:
La storia dell’occhiale è tracciata da un filo conduttore che partendo dai primi esemplari di occhiali privi di stanghette arriva fino agli occhiali moderni indossati da attori del cinema. L’evoluzione passa attraverso l’invenzione della montatura nel ‘600, dei primi occhiali da sole del ‘700, ai pince-nez del 1800. Sono esposti inoltre gli accessori costruiti con materiali preziosi.
Vi è una sezione dedicata alla cultura cinese o giapponese dell’occhiale.
Come già detto, il prodotto oculistico ed il territorio sono legati.Il percorso ricostruisce dalla nascita dell’industria bellunese fino allo sviluppo tramite immagini d’epoca e documenti. Inizia dalla prima società nata nel 1878 dalle famiglie Frescura e Lozza che fondarono la prima fabbrica di lenti in un mulino per sfruttare l’energia idraulica al fine produttivo.
Una sala del museo raccoglie gli oggetti creati dalla devozione popolare tra cui statue raffiguranti santa Lucia ed ex voto del 1700.